CONTRATTO DI PAESAGGIO: UN’ESPERIENZA DI VALORIZZAZIONE CONDIVISA DEI TERRITORI MONTANI UMBRI
La Regione Umbria ci ha affidato, in collaborazione con un architetto paesaggista e sotto il coordinamento dei propri uffici tecnici, l’incarico per la definizione di un Contratto di Paesaggio dedicato a un'area interna dell’Appennino umbro.
Il progetto, attivato nel 2012 e riferito ai territori montani dei comuni di Foligno, Trevi e Sellano, nasce come iniziativa sperimentale con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo territoriale sostenibile e la riqualificazione paesaggistica attraverso un approccio integrato e fortemente partecipativo. Al centro di questa esperienza vi sono le Comunanze Agrarie, antiche forme di gestione collettiva del territorio, che insieme agli enti locali hanno sollecitato l’intervento della Regione per contrastare fenomeni di spopolamento, degrado edilizio e perdita del paesaggio storico tradizionale.
Il percorso si è articolato in quattro fasi principali:
1. Analisi conoscitiva del territorio e delle sue criticità e potenzialità;
2. Creazione della Mappa di Comunità, frutto del diretto coinvolgimento delle popolazioni locali;
3. Definizione condivisa dello Scenario Strategico, con visione di medio-lungo termine;
4. Stesura del Protocollo d’Intesa, per l’attuazione concreta delle azioni individuate.
L’indagine ha messo in luce problematiche importanti – come la fragilità demografica, la frammentazione aziendale e le carenze infrastrutturali – ma anche opportunità significative, come la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, lo sviluppo di filiere agroalimentari locali e il potenziale turistico del territorio.
Lo Scenario Strategico si fonda su tre parole chiave: integrazione, multifunzionalità e valorizzazione. Prevede azioni sinergiche per il recupero edilizio, la gestione sostenibile dei boschi, il rilancio delle attività agricole e l'attivazione di un turismo rurale e culturale.
La governance del processo è affidata in gran parte alle Comunanze Agrarie, riconosciute come attori centrali e custodi attivi del paesaggio.
Questa esperienza professionale ha rappresentato un momento di grande valore, arricchito dal dialogo costante con le comunità locali, dalla comprensione profonda del loro rapporto con il territorio e dalla costruzione condivisa di una visione di futuro, radicata nella memoria ma orientata all’innovazione.
